sabato 31 ottobre 2009
venerdì 30 ottobre 2009
E' arrivata!
Da oggi la Punto è andata in pensione... a sostituirla, come ho già annunciato in passato, c'è la nuova polo (nera, ovviamente).
La macchina l'ho ritirata alle 7 di stasera, e già è stata fatta gironzolare per il traffico pistoiese.
Domani forse il primo test sulla distanza... a seconda della giornata potrei "tirarla" fino al mare.
A grandi linee, la macchina è quella che vedete in questo post.
La macchina l'ho ritirata alle 7 di stasera, e già è stata fatta gironzolare per il traffico pistoiese.
Domani forse il primo test sulla distanza... a seconda della giornata potrei "tirarla" fino al mare.
A grandi linee, la macchina è quella che vedete in questo post.
giovedì 29 ottobre 2009
mercoledì 28 ottobre 2009
Sessualmente confusi
Il mondo politico ormai è diventato un puttanaio... c'è chi va con le escort e chi va con i trans (ovviamente la scelta "migliore" l'ha fatta la destra).
martedì 27 ottobre 2009
Cambio
Altra novità in vista... a giorni ci sarà il tanto atteso cambio della macchina, dalla vecchia punto alla nuova polo.
Stasera sono passato dal concessionario a vederla... manca solo la targa.
Ce n'erano tante in ballottaggio, ma alla fine la scelta è ricaduta sulla polo, che dava molte garanzie, soprattutto a livello di qualità/prezzo.
A me in particolare piace molto esteriormente come macchina, alcune pecche magari all'interno, comunque tutto sommato accettabile... questi due video ve la presentano.
Stasera sono passato dal concessionario a vederla... manca solo la targa.
Ce n'erano tante in ballottaggio, ma alla fine la scelta è ricaduta sulla polo, che dava molte garanzie, soprattutto a livello di qualità/prezzo.
A me in particolare piace molto esteriormente come macchina, alcune pecche magari all'interno, comunque tutto sommato accettabile... questi due video ve la presentano.
lunedì 26 ottobre 2009
La situazione economica attuale
E LA BORSA FESTEGGIA... di Alberto Mazzucca
"Il prezzo del petrolio sale, la borsa festeggia e il dollaro è debole. C'è da rallegrarsi? Non proprio perchè questi fatti indicano che la finanza è tornata a fare le stesse cose di prima della crisi senza nessun aggancio quindi con l'economia reale e che negli Stati Uniti è in corso una svalutazione competitiva in modo da pompare l'export e ridurre il debito e il deficit che sono finanziati dall'estero. Insomma, la crisi non ha insegnato niente o quasi niente dal momento che le banche hanno ripreso a fare i loro giochetti di ingegneria spericolata soffiando alla grande sui derivati e i titoli a rischio. Al punto che il livello di esposizione è pari a nove volte il Pil mondiale. E' tornato quindi al livello precedente al crack della Lehman.
Il quadro è tutto sommato abbastanza chiaro. Sulla scena ci sono due attori principali: gli Stati Uniti e la Cina. Gli Usa restano a galla perchè si fanno mantenere dalla Cina che ha nelle sue banche mille miliardi di dollari di debito del Tesoro americano e in cambio gli Stati Uniti spingono a consumare prodotti made in Cina permettendo quindi a Pechino di accumulare quelle riserve che negli ultimi tempi i cinesi cercano di diversificare in euro e yen.
Negli Stati Uniti, tanto per non mettere il capo sotto la sabbia, è fallita proprio in queste settimane l'ennesima banca, la californiana San Joaquin. E l'impressione è che non sia l'ultima.
Sullo sfondo di questo panorama Wall Street festeggia. E con Wall Street anche le altre Borse mondiali, Italia compresa. Centro, c'è qualche correzione ma festeggia. E non si capisce che cosa festeggi di fronte ad un deficit (il 10% del reddito nazionale Usa) e a una disoccupazione (ormai il tasso è al 10%) che mettono paura agli stessi americani e che spingono la Fed a tenere il costo del denaro quasi a zero e a stampare moneta con il rischio di far esplodere una forte inflazione il giorno in cui la ripresa sarà veramente tosta. La crisi, per farla breve, non è ancora superata e lo indicano due segnali precisi: la quotazione dell'oro che sale e il continuo apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro. Al punto che qualcuno teme proprio n crollo del dollaro. Difficile che possa esserci. Innanzitutto pechè non ci sono ora come ora monete sostitutive. Poi perchè sarebbe un suicidio proprio per gli americani, infine perchè il prezzo del petrolio in dollari schizzerebbe alle stelle".
"Il prezzo del petrolio sale, la borsa festeggia e il dollaro è debole. C'è da rallegrarsi? Non proprio perchè questi fatti indicano che la finanza è tornata a fare le stesse cose di prima della crisi senza nessun aggancio quindi con l'economia reale e che negli Stati Uniti è in corso una svalutazione competitiva in modo da pompare l'export e ridurre il debito e il deficit che sono finanziati dall'estero. Insomma, la crisi non ha insegnato niente o quasi niente dal momento che le banche hanno ripreso a fare i loro giochetti di ingegneria spericolata soffiando alla grande sui derivati e i titoli a rischio. Al punto che il livello di esposizione è pari a nove volte il Pil mondiale. E' tornato quindi al livello precedente al crack della Lehman.
Il quadro è tutto sommato abbastanza chiaro. Sulla scena ci sono due attori principali: gli Stati Uniti e la Cina. Gli Usa restano a galla perchè si fanno mantenere dalla Cina che ha nelle sue banche mille miliardi di dollari di debito del Tesoro americano e in cambio gli Stati Uniti spingono a consumare prodotti made in Cina permettendo quindi a Pechino di accumulare quelle riserve che negli ultimi tempi i cinesi cercano di diversificare in euro e yen.
Negli Stati Uniti, tanto per non mettere il capo sotto la sabbia, è fallita proprio in queste settimane l'ennesima banca, la californiana San Joaquin. E l'impressione è che non sia l'ultima.
Sullo sfondo di questo panorama Wall Street festeggia. E con Wall Street anche le altre Borse mondiali, Italia compresa. Centro, c'è qualche correzione ma festeggia. E non si capisce che cosa festeggi di fronte ad un deficit (il 10% del reddito nazionale Usa) e a una disoccupazione (ormai il tasso è al 10%) che mettono paura agli stessi americani e che spingono la Fed a tenere il costo del denaro quasi a zero e a stampare moneta con il rischio di far esplodere una forte inflazione il giorno in cui la ripresa sarà veramente tosta. La crisi, per farla breve, non è ancora superata e lo indicano due segnali precisi: la quotazione dell'oro che sale e il continuo apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro. Al punto che qualcuno teme proprio n crollo del dollaro. Difficile che possa esserci. Innanzitutto pechè non ci sono ora come ora monete sostitutive. Poi perchè sarebbe un suicidio proprio per gli americani, infine perchè il prezzo del petrolio in dollari schizzerebbe alle stelle".
domenica 25 ottobre 2009
Total mix
Altra grande performance dei gem boy a colorado caffè, dove riescono a parlare di batman mischiando le loro cover di:
- "Uprising" dei Muse;
- "I gotta feeling" dei Black eyed peas;
- "Paparazzi" e "Poker face" di Lady Gaga.
- "Uprising" dei Muse;
- "I gotta feeling" dei Black eyed peas;
- "Paparazzi" e "Poker face" di Lady Gaga.
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