sabato 24 dicembre 2011

Se il Natale non è così dolce

Forse è solo un caso, ma comunque conforta vedere la fuga di massa che si sta registrando nelle sale dai Cinepanettoni.

Come se gli italiani si fossero improvvisamente ribellati all'immagine flautolente che, da anni, ne danno De Sica, i Vanzina e Neri Parenti.

Forse è un caso, ma anche il Grande Fratello fa ascolti come un programma dell'Approdo, gli show della D'urso e di Signorini hanno avuto lo share poco sopra al nonoscopio mentre Corona è evaporato come un tavernello stappato.

Anche in libreria si guarda con distacco alle strenne di Vespa mentre i libri di Crepet e di Raffaele Morelli vengono usati per la loro funzione naturale: fa smettere i tavoli di ballare.

Sembra quasi che il Paese, devastato dalla crisi, abbia d'un tratto deciso di sbarazzarsi della fuffa.

Forse non è un caso. "Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori" cantava De Andrè. Che è un modo poetico per dire come dal peggio nascono le cose belle.

Autorizzando a sperare che dal letame etico di questi tempi possa germogliare un'Italia migliore, meno superficiale e meno avida.

E' il miglior augurio di Natale che possiamo farci.