lunedì 29 dicembre 2008

Tanti auguri

Domani sveglia presto... destinazione Torino per passare un capodanno diverso dagli altri; spero speciale, come spero sia l'anno che verrà.

Il ritorno è fissato per il pomeriggio del 1° gennaio... forse solo la sera riuscirò a scrivere qualcosa su come è andata.

Intanto l'unica cosa che posso fare è augurare buon anno a tutti quelli che conosco (anche se con un po' di anticipo).

domenica 28 dicembre 2008

Napoli è speciale... sempre!!

Tra un video e l'altro, ho ripescato un comico che è un po' che non lo vedo girare in tv.

Lui è napoletano (o meglio... di Castellammare di Stabia come ha sottolineato una volta in tv); si chiama Simone Schettino.

Ha fatto varie apparizioni nei programmi comici di Italia 1 (Super ciro e Visitor su tutti). E' conosciuto come il fondamentalista napoletano.

Visto che da poco è passato il natale, voglio proporre il filmato che parla di come viene vissuta tale festivita a Napoli. Per la cronaca, questo monologo è tratto dal programma "Convention" andato in onda su raidue.

sabato 27 dicembre 2008

Altra rassegna

Oggi vi propongo l'ennesima rassegna stampa... quella sulla morte di Abele.

Tra i titoli più belli sicuramente quelli di:
- Il giornale con "Maledetti comunisti", Taormina: "Caino è innocente!", i Pm: "Ma se non c'era nussun altro!".
- La gazzetta dello sport con "Tennis col morto".
- Playbuoy con all'interno i calendario delle vacche.

Inoltre c'è una sorpresa finale, con una rivelazione.

venerdì 26 dicembre 2008

La corazzata Kotiomkin

La corazzata Kotiomkin (o Kotionkin) è il film (fittizio) ispirato ironicamente a La corazzata Potëmkin, al centro di un episodio di culto del film di Fantozzi.

La scena vede il professor Guidobaldo Maria Riccardelli, capo del protagonista Ugo Fantozzi, imporre ai suoi impiegati la ripetuta visione di film d'autore che lui venera. Dopo l'ennesima proiezione de La corazzata Kotiomkin, il preferito del professore, giunge lo storico commento di Fantozzi:
« Per me.... la corazzata Kotiomkin... è una cagata pazzesca!... Hai capito? Eh? Merdaccia! »
(Paolo Villaggio in Il secondo tragico Fantozzi)

Gli impiegati si ribellano, prendendo in ostaggio il direttore e costringendolo a vedere film di basso livello culturale (Giovannona Coscialunga, L'esorciccio e l'inesistente La polizia s'incazza), ma solo dopo averlo fatto inginocchiare sui ceci (per contrappasso alla sua abitudine di punire in tal modo gli impiegati disinteressati alle sue pellicole) e aver dato fuoco davanti ai suoi occhi alle diciotto bobine della sua rara copia personale del film.

L'episodio de La corazzata Kotiomkin vuole essere satirico nei confronti della classe borghese intellettualistica e snob, che impone a se stessa e agli altri una cultura stereotipata seguendo schemi precostituiti. Il film a cui si ispira la scena, La corazzata Potëmkin di Sergej M. Ejzenštejn, è un'opera effettivamente poco accessibile ad un pubblico medio, ma in virtù del suo indiscutibile valore cinematografico e storico in fase di sceneggiatura si decise di non citarlo letteralmente, bensì con un nome che ne fosse il calco parodistico; anche il nome del regista venne opportunamente modificato: Sergej M. Ejzenštejn divenne Serghei M. Einstein. Inoltre il film russo non è lungo come si lascia intendere: per dare più credibilità all'esasperazione degli impiegati La corazzata Kotiomkin è composta da ben diciotto interminabili bobine, quando in realtà La corazzata Potëmkin dura soltanto 75 minuti, meno dei 92 minuti di applausi ricevuti da Fantozzi al termine dell'ultima proiezione. Va notato che non avendo ottenuto i diritti per riprodurre parti dell'opera originale, tutte le scene del capolavoro visibili nel film dovettero essere ricostruite ex-novo.

Parte 1


Parte 2


Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Il_secondo_tragico_Fantozzi

giovedì 25 dicembre 2008

Buon natale!

E' natale!! Non esiste periodo più magico!!!! Questo è un piccolo video per poter augurare al mondo un magico natale!!!

mercoledì 24 dicembre 2008

Gli appellativi

Oggi vi propongo un altro spezzone fantozziano, dove gli appellativi si sprecano.

Infatti, in questo episodio di "Fantozzi contro tutti", vengono sciolinati tutti gli appellativi assegnati al più famoso dei ragionieri.

L'episodio inizia con Filini e Fantozzi che sono stati chiamati dal Gr. ladr. farabut. di gr. croc. mascalz. assas. figl. di gr. putt. marchese conte Piermatteo Barambani megalom.

Lo scopo della chiamata è una gita in barca... e già qui gli appellativi si sprecano: entrambi i ragionieri vengono chiavati poveracci, disgraziati, inferiori, pezzenti (e già Fantozzi viene appellato come "bambocci").

All'arrivo al porto, si assiste alla scena in cui Filini deve chiedere ad un inglese se si è fatto male (ovviamente non riuscendoci).

Una volta sulla nave (con molta fatica), si sentano ridire inferiori e poveracci; ma il più berzagliato è Fantozzi: bambocci, fantocci, bambocci beccacci, marmozzi, bagherozzi, pupazzi, bagherozzi, bambozzi, cagnacci.

Che dire... grande momento di spettacolo.

Parte 1


Parte 2

martedì 23 dicembre 2008

Mitico Fantozzi

Anche ieri sera c'è stato un grande film in tv: "Il secondo tragico Fantozzi".

Anche in questo film tante sono le scene gustose... io vi propongo quella della caccia, una di quelle più spassose a parer mio, anche se ce ne sono molte altre (casinò, la corrazzata, il varo, la cena con la Serbelloni, il viaggio a Capri...)



TRAMA

Il film comincia col Rag. Fantozzi che, in piena notte, fa lo straordinario per coprire le uscite del DucaConte Semenzara di fronte alla nobile moglie. Dopo aver rischiato la morte nell'incontro con due guardie giurate, il nostro tenta invano di tornare a casa proprio mentre un esercito di automobilisti, nella fattispecie gli stessi colleghi che entrano al lavoro, lo costringono tragicamente a tornare alla sua scrivania di impiegato.

Il primo episodio vero e proprio vede Fantozzi sorteggiato dalla Dea bendata Silvani per accompagnare il DucaConte Semenzara al casinò di Montecarlo. L'occasione era davvero mostruosa. Tre giorni a Montecarlo a veder giocare il Semenzara. Che se poi avesse sospettato che il suo accompagnatore portava fortuna, era fatta per tutta la vita. Dopo un arrivo anticipato di qualche ora alla stazione (Il treno per Montecarlo partiva alle 23:37. Fantozzi si presentò sul marciapiede alle 4:12 pomeridiane: sette ore prima.) e dopo essere stato umiliato dal Ducaconte che appella la sig.ra Pina e Mariangela come due facce da menagramo, i due si dirigono verso Montecarlo in un tragicomico viaggio in treno. Al casinò, Fantozzi deve subire le angherie scaramantiche del DucaConte che lo costringe a toccargli il sedere e ad ingurgitare svariati litri della terribile acqua Bertier, la più gasata del mondo (che lo costrinse ad ancorarsi come un pallone sonda), dopo un gigantesco rutto causato dalla terribile acqua Bertier, Fantozzi vince alla roulette, giocando il numero 27 consigliato dalla signorina Silvani, la somma di 700 mila lire che subito furono sequestrate dal DucaConte Semenzara per pagare il conto della suite al Grand Hotel, gli extra, due prostitute, e il singolo in vagone letto per il ritorno. Fantozzi invece farà tutto il viaggio aggrappato sotto al treno.

Rimesso in piedi grazie ai rimedi ustionanti della sig.ra Pina, che provocano sempre apparizioni mistiche in Fantozzi, si passa ad una battuta di caccia, organizzata ovviamente dal rag. Filini. In un luogo che in teoria non dovrebbe conoscere nessuno si scatena una vera e propria guerra, con mitragliatrici, mezzi corazzati e biplani, che si conclude solo al tramonto, giusto in tempo per vedere la Domenica Sportiva.

Il varo della turbonave aziendale da parte della Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare si conclude, dopo l'ennesimo maldestro tentativo che porta in acqua Fantozzi ed altri personaggi tra cui nell'ordine: sindaco con fascia tricolore, ministro della marina mercantile, centoduenne baronessa Filiguelli de Bonchamp, mascotte a vita della società. Finita la riserva di champagne, fu deciso di cambiare il rituale della cerimonia: taglio di un cavetto metallico che avrebbe messo in moto il meccanismo del varo. Risultato: taglio netto del mignolo dell'Arcivescovo con annesso anello pastorale. Ma è anche l'occasione per una soirée alla villa della Contessa che vede invitati anche gli inseparabili Fantozzi e Filini che arrivarono in ritardo a causa dell'incontro con il cane da guardia di circa due tonnellate Ivan il Terribile XXXII, discendente diretto di Ivan il Terribile I appartenuto allo Zar Nicola leggendario campione di caccia al mugiko nella steppa e fucilato come nemico del popolo durante la rivoluzione d'ottobre sulla Piazza Rossa, i due si distinguono per l'assoluta mancanza di galateo. Storiche sono le scene dei colori assunti da Fantozzi a causa di un tordo mangiato intero (Rosso, rosso pompeiano, arancio aragosta, viola, viola addobbo funebre, blu tenebra. Sul blu tenebra Fantozzi andò in coma cardio respiratorio) e del riso al forno con pomodorini di guarnizione (fuori freddi, dentro palla di fuoco a diciotto mila gradi). Fantozzi non terminerà la cena, rubando una Maserati e scappando da Ivan il Terribile XXXII. Passerà in macchina, sottocasa, svariati giorni ovviamente conteggiati come ferie già godute.

Riuscito a liberarsi dall'assedio della bestiola, Fantozzi decide di darsi malato proprio quando riceve da un vicino tre biglietti omaggio per il Circo Americano. L'occasione è troppo ghiotta e la famiglia decide di sfruttare i biglietti, con la dovuta cautela. Fantozzi viene immediatamente riconosciuto da Corrado Maria Lobbiam (Ugo Bologna), superiore del ragioniere, e tenta di spacciarsi per un artista del circo ma finisce come uomo proiettile, sparato in provincia di Agrigento dove ha una nuova visione a sfondo mistico.

Con un salto indietro nel tempo si scopre che Fantozzi è entrato nella megaditta con la mansione di spugnetta per francobolli e che la carriera è proseguita anche grazie alle simpatie che ha suscitato da parte del Professor Guidobaldo Maria Riccardelli, cinefilo appassionato di film d'arte. Il nostro eroe viene così costretto a visionare capolavori come Dies irae di Carl Theodor Dreyer, L'uomo di Aran di Flaherty ma soprattutto La corazzata Potemkin. In realtà, nel film, viene citato il capolavoro russo con un titolo diverso, cioè La corazzata Kotiomkin (o Kotionkin), ma è ormai d'uso comune associare il titolo originale a questa scena. Dopo giorni di supplizi che costringono Fantozzi anche a rinunciare alla visione di Italia-Inghilterra, storico incontro di calcio (che per la cronaca vide la prima vittoria della nazionale presso lo Stadio di Wembley grazie ad un gol di Capello), ormai esasperato il ragioniere trova il coraggio di ribellarsi esclamando una delle frasi più classiche della saga Fantozziana:
« Per me, La corazzata Kotiomkin, è una cagata pazzesca!!! »
Il Riccardelli verrà così obbligato a visionare a rotazione Giovannona Coscialunga, L'esorciccio e un inesistente La polizia s'incazza (titolo poi ripescato per uno degli sketch con Luca e Paolo nella trasmissione televisiva comica "Super Ciro") ma i rivoltosi ed il loro leader (ovviamente Fantozzi) saranno costretti alla resa e alla reinterpretazione del capolavoro del maestro Ejzenštejn ogni sabato fino all'età pensionabile.

L'episodio seguente vede Fantozzi, Filini e Calboni in una uscita notturna all'insaputa dei relativi familiari. I tre si recano così in un night club dove fecero tutto quello che si può fare per farsi rapinare in un locale notturno, Fantozzi pagherà di tasca sua 649.000 Lire + il 18% di servizio. La serata termina con Filini lasciato alle prese con un gruppo di tassisti minacciosi per il mancato pagamento e Fantozzi accucciato come un cane da guardia sullo zerbino di casa sua dove Calboni si è appartato con una signorina rimorchiata al night. L'arrivo della Silvani furiosa di gelosia è l'occasione per il riscatto di Fantozzi che tenta di lanciarsi in una dichiarazione d'amore nei confronti della collega. Il tentativo, inizialmente malriuscito, si rivela poi andato a buon segno e dà il la per l'episodio successivo.

La Silvani propone infatti a Fantozzi di partire insieme per Capri, come una specie di viaggio di nozze. Abbandonato l'ufficio e consumata l'ultima cena con moglie e figlia, Fantozzi parte per la nuova avventura e dopo un viaggio interminabile verso Napoli i due fedifraghi arrivano a Capri. Il soggiorno non si rivelerà proprio positivo per il ragioniere che, dopo un tuffo nella piscina vuota e dopo aver preso in pieno un faraglione durante lo sci nautico, si vede anche sfrattato dall'arrivo del geometra Calboni. Ormai deciso al suicidio, Fantozzi si lancia in mare aperto ma viene tratto in salvo da una paranza di Torre Annunziata e immesso sul mercato ittico dalla Findus come cernia surgelata.

Comprato, tutto intero, dalla moglie proprio la vigilia di Natale, Fantozzi decide di riprendere il menage familiare e di festeggiare la Santa Festa con Pina e Mariangela. Naturalmente il quadretto familiare viene bruscamente interrotto dalla telefonata del Megadirettore di turno che offre a Fantozzi il reintegro nella società, naturalmente dal gradino più basso: il parafulmine.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Il_secondo_tragico_Fantozzi

lunedì 22 dicembre 2008

Oltre la semplice canzone

Dopo aver visto la versione di radio deejay della canzone "A te" Jovanotti, oggi vi voglio proporre la versione di Checco Zalone.

Questa fu cantata all'ultima puntata di zelig di quest'anno (08/12/2008); come sempre Checco è riuscito a fare un gran pezzo, che tra l'altro è stato riporposto a blob qualche sera fa.

domenica 21 dicembre 2008

Video natalizio

Come tutti gli anni, radio deejay fa gli auguri a tutti con un video dove compaiono tutti i componenti dei vari programmi di questa radio.

Forse non è la migliore, ma è molto carina (a parte alcune stonature)... e comunque quando c'è il Mangoni a cantare l'ascolto è d'obbligo.

sabato 20 dicembre 2008

Un altro po' di musica

Anche stavolta, un po' per mancanza di tempo, un po' per carenza di idee, vi propongo un altro video musicale.

E' un'altra canzone che in questo periodo sto ascoltando più volte anche nel corso della solita giornata.

Loro sono le Pussycat Dolls con il nuovo singolo "I hate this part".



Come l'altra volta, vi ho riportato il testo della canzone

We're driving slow through the snow
On fifth avenue
And right now radio's
All that we can hear

Man we ain't talked since we left
It's so overdue
It's cold outside
But between us

The world slows down but my heart beats fast right now
I know this is the part where the end starts

I can't take it any longer
Thought that we were stronger
All we do is linger
Slipping through our fingers

I don't want to try now
All that's lefts goodbye to
Find a way that I can tell you

I hate this part right here
I hate this part right here
I just can't take your tears
I hate this part right here

Everyday seven takes of the same
Seems we're bound by the loss of the same team
Gotta talk to you now fore we go to sleep
But well we sleep once I tell you

The world slows down but my heart beats fast right now
I know this is the part where the end starts

I can't take it any longer
Thought that we were stronger
All we do is linger
Slipping through our fingers

I don't want to try now
All that's lefts goodbye to
Find a way that I can tell you

I hate this part right here
I hate this part right here
I just can't take your tears
I hate this part right here

I know you'll ask me to hold on
And carry on like nothings wrong
But there is no more time for lies
Cause I see in your eyes

I can't take it any longer
Thought that we were stronger
All we do is linger
Slipping through our fingers

I don't want to try now
All that's lefts goodbye to
Find a way that I can tell you

But I gotta do it
I gotta do it
I gotta do it
I hate this part

I gotta do it [x3]

I hate this part right here
And I just can't take these tears
I hate this part right

venerdì 19 dicembre 2008

La via della rivoluzione




Chester Bennington, Mike Shinoda, Rob Bourdon, Brad Delson, Joe Hahn e Dave Farrell sono tornati.

Lo hanno fatto con un Cd+Dvd live battezzato Road To Revolution , documento multimediale di una tappa del faraonico Project Revolution Tour.

Un concerto memorabile. Così la superband americana premiata con due prestigiosi Grammy Awards ha voluto ricordare per sempre la performance tenuta il 29 giugno 2008 dinnanzi ai 50mila fan che affollavano il National Bowl di Milton Keynes, in Inghilterra.

Il nuovo singolo Leave Out The Rest, le interpretazioni on-stage di tutti i classici dei Linkin, l’energia che ha sempre contraddistinto le esibizioni della band di Agoura Hills, California, e un’occasione speciale, "lo spettacolo dinnanzi all’audience più numerosa che abbiano mai avuto": questo è Road To Revolution.

Si tratta di un vero e proprio greatest-hits che attraverso 18 tracce riassume la loro carriera fino ad oggi. La dimensione dal vivo d’altronde è sempre stata molto rappresentativa per la band.

Le tracce:
01 One Step Closer
02 From The Inside
03 No More Sorrow
04 Given Up
05 Lying From You
06 Hands Held High
07 Leave Out All the Rest
08 Numb
09 The Little Things Give You Away
10 Breaking the Habit
11 Shadow of the Day
12 Crawling
13 In the End
14 Pushing Me Away
15 What I’ve Done
16 Numb/Encore (feat. Jay-Z)
17 Jigga What/Faint (feat. Jay-Z)
18 Bleed It Out

Qui sotto ho messo uno spezzone del concerto, dove la band canta una delle canzoni che più mi è piaciuta dell'ultimo album... "No more sorrow".



Fonte: http://www.105.net/sezioni/musicaeclassifiche/speciali/linkinpark08/index.php?from=HP

giovedì 18 dicembre 2008

E' fatta

Oggi, dopo un tour de force di quasi 12 ore, sono riuscito a portare anche ogni l'ennesima pagnotta a casa.

Dalle prime parole mi accorgo di non aver detto nulla, o quasi... inizierei dall'origine di questo post.

Diverse persone mi hanno detto che dovrei scrivere qualcosa di personale in questo blog; l'idea per ora non mi alluzza (e forse non cambierò idea), ma per questo post le accontenterò, vista la giornata di oggi (senza dimenticare ieri e senza tralasciare il futuro).

Intanto inizierei dal passato recente, ovvero dalla serata di ieri: grande bouffet al caffe du globe, dove c'è stata una bellissima festa di laurea. La rimpatriata ha fatto bene alle anime che erano arrivate stanche all'ora di cena dopo una giornata di lavoro e/o studio. A tal proposito, rifaccio gli auguri a Tommaso, e ringrazio lui e i suoi genitori per tutta la serata, visto anche tutto quel che s'è mangiato e bevuto, per non parlare del gruppone degli invitati che sono stati ben "assortiti".

Dopo il ritorno alla branda, la sveglia ha suonato alle 7:40, per poter prendere il treno alle 8:42 (preso di corsa come sempre... corsa che si è rivelata inutile perchè il treno era in ritardo).

Tutto questo perchè avevo un esame (geografia economica, forse il corso più interessante che ho fatto... pensate gli altri). Sarebbe stato troppo semplice se la pratica fosse durata soltanto qualche ora. Vi dico subito che ho sostenuto l'esame verso le 16:15 e dopo un quarto d'ora esco con la pagnotta pronta (un altro 28 si aggiunge agli altri voti), andando verso la stazione di corsa per non perdere il treno (anche se qualcuno che mi conosce come pendolare sa che è il treno che aspetta me e non viceversa).

Anche qui trovo le sorprese, tra cui un mio amico che passerà il capodanno con me insieme ad altri ragazzi, salvo cataclismi dell'ultimo minuto.

Riesco a rimettere piede a casa alle 17:30... e la prima cosa che faccio è addentarmi la schiacciata made in Conad, visto che ho saltato il pranzo; ormai ero in riserva, nonostante la solita colazione abbondante composta dal solito mezzo litro di latte, 3 macine e cofana di cereali Nesquik.

Quindi, ricapitolando:
- tour de force dalle 8:30 (partenza di casa) fino alle 17:30 (arrivo a casa)
- gioia per la festa di ieri (ma aggiungerei anche il compleanno passato sabato sera), il voto di oggi e le fantasticherie sul capodanno (senza scordarsi del natale che si avvicina).

E potrebbe non esser finita qui... stasera ho anche l'ora di tennis. Ma alle porte c'è la giornata di domani, che sarà passata quasi interamente presso lo studio dove lavoro (visto che la mezza giornata di oggi l'ho saltata).

Penso di non aver dimenticato nulla... Oggi non ho voluto rinunciare però all'ennesimo video (sempre fantozzi)

mercoledì 17 dicembre 2008

Che film...

Ieri sera ho rivisto uno dei capolavori cinematografici di tutti i tempi: "Fantozzi".

Il film inizia con una telefonata dalla signora Pina, che chiama la società Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica, in cui Fantozzi "presta tragicamente servizio", poiché ha perso le tracce del marito da ben diciotto giorni. Si scoprirà, a seguito di ricerche non certo scrupolose, che egli era stato murato vivo negli ex gabinetti dell'azienda.

Poi c'è la mitica scena della "sveglia" per andare a lavoro.... L'inizio recita così:



Ma il pezzo che più mi ha fatto ridere e che ricordo bene ancora è il finale, con il primo incontro di Fantozzi con il Mega Direttore Galattico, entità che le voci dicevano fosse addirittura astratta. I due video qui sotto riportano questo fatto, partendo dalla delusione d'amore avuta con la signorina Silvani a Courmayeur.





PS: Ho due curiosità
1) Il grande edificio sede della società per la quale Fantozzi lavora è in realtà il palazzo della Regione Lazio a Roma; l'edificio fu usato come location solo per questo primo episodio della saga.

2) "No, non lo aiutate! Sennò è squalificato! Deve arrivarci da solo!". Quest'ultima frase è una citazione della maratona olimpica di Londra 1908, quando l'italiano Pietri giunge per primo allo stadio in condizioni disperate, ma con più di 10 minuti di vantaggio dal secondo in classifica. Barcolla e cade più volte, impiegando tutto il vantaggio accumulato per percorrere il giro della pista, mentre tutto lo stadio è in trepidazione per lui. Aiutato ad alzarsi dai giudici e sorretto negli ultimi metri, il povero Pietri giunge per primo al traguardo, ma in seguito viene squalificato. La citazione viene anche ripresa in un film successivo della serie, Superfantozzi, quando il ragioniere, nei panni di Filippide, percorre la strada tra Maratona e Atene e cade a pochi metri dall'arrivo.

martedì 16 dicembre 2008

Qual è il tuo film di natale?

Come tutti gli anni, nel periodo natalizio escono una serie impressionante di nuovi film al cinema.

E come sempre ci sono i cinepanettoni, ovvero i film che escono ogni anno solo nel periodo natalizio, che ha come capostipite De Sica con lo scodazzo dei vari comici del momento.

Ma quest'anno c'è un altro film "uguale/diverso" a questo... quale? Guardate il trailer e lo scoprirete. Vi dico solo che i registi sono Mario Mariani e Aurelio Aureliani.

lunedì 15 dicembre 2008

Una scomoda verità: il futuro del pianeta è in bilico

“A metterci nei guai non è ciò che sappiamo, ma ciò che pensiamo sia la verità e invece non lo è.”Mark Twain

L’umanità è seduta su una bomba a orologeria. Se la maggior parte degli scienziati del mondo ha ragione, ci restano dieci anni per evitare una catastrofe che potrebbe innescare una spirale distruttiva nell’intero sistema climatico del pianeta, con condizioni meteorologiche estreme, alluvioni, siccità, epidemie e ondate di caldo letali mai registrate prima: e saremo noi la causa della catastrofe.
Se questa vi sembra una visione troppo apocalittica… pensateci meglio.


Dal regista Davis Guggenheim AN INCONVENIENT TRUTH, ritratto appassionato di un uomo e del suo impegno contro i falsi miti e i fraintendimenti che accompagnano il problema del surriscaldamento globale. Il protagonista è niente meno che il vice presidente Al Gore il quale, in seguito alla sconfitta subita alle elezioni del 2000, ha deciso di dedicarsi alla salvaguardia del pianeta. In questo illuminante e intenso ritratto, Gore e il suo “spettacolo itinerante sul surriscaldamento globale” divertono, coinvolgono e stimolano lo spettatore comune a riflettere sulla cosiddetta “emergenza planetaria” prima che sia troppo tardi.

Nel 2005, in America si sono registrate le più disastrose calamità naturali della storia. Sembra evidente che ci stiamo avvicinando a un punto di non ritorno e Gore non usa mezzi termini per spiegare la preoccupante situazione. La sua storia personale si alterna ai dati e alle previsioni future: lo studente universitario idealista che temeva una preoccupante crisi ambientale è diventato un giovane senatore alle prese con una dolorosa tragedia familiare che ha mutato la sua visione delle cose. Infine, l’uomo che è stato a un passo dal diventare presidente ha deciso di tornare a occuparsi della causa a cui ha dedicato una vita: con la convinzione che ci sia ancora tempo per porre rimedio.

Intelligente, stimolante e ricco di speranza, AN INCONVENIENT TRUTH dà voce alle persuasive argomentazioni di Al Gore: non possiamo più permetterci di ritenere il surriscaldamento globale un semplice problema politico. Piuttosto, si tratta della sfida morale di maggiore portata con cui la nostra civiltà globale dovrà fare i conti.

Trailer



Ma... CHE COS’È IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE?

Il surriscaldamento globale è causato dall’emissione nell’atmosfera terrestre di diossido di carbonio e di altri gas che provocano l’effetto serra. I gas agiscono come uno spesso strato che, intrappolando il calore del sole, causa il riscaldamento del pianeta. L’aumento dei gas provoca l’aumento della temperatura terrestre. Questi gas sono originati dalla combustione dei combustibili fossili delle nostre automobili e delle centrali e sono favoriti dalla deforestazione e dall’abbandono dei terreni agricoli.

Gli scienziati hanno trovato indizi sulle cause originarie del surriscaldamento globale studiando le tracce dell’era glaciale e i sedimenti oceanici come le barriere coralline.

Il surriscaldamento globale rappresenta un problema per la civiltà umana in quanto causerà uragani devastanti sempre più frequenti, siccità, scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare, cambiamenti climatici, danni alla salute.

Le automobili e le centrali a combustione sono le due maggiori responsabili fonti di emissione di diossido di carbonio negli Stati Uniti. A questo contribuisce anche la deforestazione su scala planetaria.

Gli scienziati sostengono che se non freniamo le emissioni che provocano il surriscaldamento globale, le temperature medie potrebbero salire da 3 a 9 gradi centigradi entro la fine del secolo.

SORPRENDENTI DATI SCIENTIFICI SUL SURRISCALDAMENTO GLOBALE

I recenti dati sulla calotta polare dell’Antartico indicano che le concentrazioni di diossido di carbonio sono attualmente più elevate di quanto non lo siano mai state negli scorsi 650.000 anni, limite massimo a cui si possono retrodatare le misurazioni.

Il 2005 è stato l’anno in cui l’atmosfera ha raggiunto la temperatura più elevata di sempre. Mentre gli anni più caldi mai registrati si sono avuti dal 1990 in poi. Nell’estate del 2005, il caldo record ha interessato centinaia di città degli Stati Uniti.

Nel corso degli ultimi 50 anni, la media della temperatura globale è aumentata più velocemente rispetto a quella registrata in tutta la storia del pianeta.

Nel 2003, le ondate di caldo hanno causato la morte di oltre 30.000 persone in Europa e 1.500 in India.

Dal 1978, i ghiacciai del Mare Artico si sciolgono a una media del 9 per cento ogni dieci anni.

Nel 2000, per la prima volta, si sono avvistati gabbiani al Polo Nord.

Sul Monte Kilimangiaro, secondo la velocità media di scioglimento attuale, non ci sarà più neve entro il 2020.

EFFETTI DELL’AUMENTO DELLE TEMPERATURE

Il surriscaldamento globale causerà l’aumento dell’intensità degli uragani. Negli ultimi decenni, il numero di uragani di categoria 4 e 5, ovvero quelli di intensità maggiore, è quasi raddoppiato. Poiché le acque oceaniche stanno diventando più calde, le tempeste tropicali acquistano più energia e diventano molto più potenti.

Mentre violente tempeste causano inondazioni in alcune aree, siccità e incendi aumentano in altre.

Le isole più basse non saranno più abitabili a causa dell’innalzamento del livello del mare.

Le foreste, le fattorie e le città si troveranno di fronte a nuove epidemie e malattie.

La distruzione di habitat come le barriere coralline e le praterie alpine potrebbero portare all’estinzione di specie vegetali e animali.

Spezzone del film


Fonte: http://www.university.it/notizie/vedi_notizia.php?COD_NOTIZIA=27528

domenica 14 dicembre 2008

Una grande TV

Ho rispolverato uno dei capolavori del trio Aldo, Giovanni e Giacomo... ovvero la TV Svizzera.

In questo pezzo c'è l'episodio in cui il Signor Rezzonico incappa nell'ennesimo incidente casalingo: gli si congela la lingua nel frigo, mentre tentava di prendere uno dei suoi giaccioli preferiti.

sabato 13 dicembre 2008

Un grande toscano

Tra un video e l'altro, sono incappato in un grande personaggio toscano, che con film e reality si è fatto conoscere in tutta Italia.

Lui è Massimo Ceccherini... grandissimo comico (almeno secondo me). Il video che ho messo fa vedere le sclerate del Cecche' all'isola dei famosi, commentate dalla gialappa's band.

venerdì 12 dicembre 2008

Le grandi opere

In Italia c'è una grande opera che non è stata compiuta: il ponte sullo stretto di Messina.

Chi non conosce l'incaricato al progetto... il mitico ingegner Cane (De Luigi).

Gli interventi a mai dire gol ci hanno fatto divertire: i suoi calcoli, progetti... e mille mila problemi rigurdanti a questa maestosa opera.

In questo video si è recato "sul posto del delitto", raggiunto con un aereo ("si può volare").

giovedì 11 dicembre 2008

Alto spettacolo

Oggi voglio ritornare alla mitica Cantina di Gai, dove il vino non manca mai.

Qui sotto ripropongo un frammento di una puntata che, alla detta di loro, è uno dei momenti più alti della cantina.

Come è ovvio c'è il mitico Giova con un gradito ospite, campione di un campionato un po' particolare.

ATTENZIONE: chi ha il "bon ton" nell'animo, è bene che non guardi questo filmato :-)

mercoledì 10 dicembre 2008

Un mondo che gira

Ormai Pistoia ha più rotatorie che incroci; ogni giorno ne spunta una. Non c'è rimasta nessuna zona dove non ce n'è una tutta sua.

Ma il problema non è tanto nella rotatoria in sè (che sarebbe un modo per far fluire meglio il traffico), ma le persone che non sanno come si devono comportare: tra i principali problemi c'è quello della precedenza.

Un grande comico ha affrontato il problema di questa incapacità: si tratta di Gioele Dix, ormai diventato uno dei principali monologhisti di zelig.

Qui sotto il video sull'argomento. Buona visione.

martedì 9 dicembre 2008

Quando di mezzo c'è il vino...

C'è un posto a Pistoia dove non manca il mai il vino; questo posto è la cantina di Gai.

In questi tre anni alla cantina sono stati fatti degli House Show Folkloristici con vari ospiti (in tutte le puntate vengono invitati musicisti pistoiesi e, nell'ultima stagione, anche grandi comici, come Niki Giustini e Graziano Salvadori).

Secondo me una delle migliori puntate, se non proprio la migliore, è la seconda puntata della prima stagione (che è la puntata che vi propongo).

In questa puntata Simone Gai (il proprietario della cantina) ha come ospite musicale il Grande Samuel Katarro. Ma il pezzo forte di questa puntata è un altro personaggio: il Giova.

Chi è? Scopritelo nella presentazione degli invitati alla cantina ad inizio puntata.

Parte 1


Parte 2


Parte 3


Parte 4


PS: Purtroppo l'intera puntata, presente su google video, non sono riuscito a caricarla.
Se non avete tempo per vedere tutte le 4 parti della puntata (dovevano esser 5, ma non l'hanno messa), vi consiglio comunque di guardare almeno la prima parte, ovvero fino alla presentazione di quasi tutti i personaggi presenti nella puntata.
L'intera puntata è su http://video.google.it/videoplay?docid=-1406485075640456215&ei=O0JASf7cL6bU2gK-jICsCQ&q=cantina+di+gai+02

lunedì 8 dicembre 2008

I quiz sono la rovina dell'inteligenza?

Ormai la televisione è piena di ogni genere di programma: reality, fiction, varietà... ma soprattutto ci sono i quiz.

Ormai c'è un quiz per ogni canale, tutti più o meno simili, con domande che a volte sono al limite del ridicolo.

Ma soprattutto, in ogni quiz che si rispetta, ci sono le ballerine. Ogni programma le ha dato un loro nome: letterine, schedine, veline... con stacchetti indecenti di durata di 20 secondi, mostrando tutta la loro utilità al programma (minore rispetto alle scope nel ripostiglio).

Su questo argomento un grande comico ci ha fatto un monologo: si tratta di Paolo Migone, uno dei più bravi di zelig.

domenica 7 dicembre 2008

E' tempo di scoperte

Continuiamo oggi con la rassegna stampa di Giobbe Covatta.

Siamo nel 400.000 a.C., ovvero l'anno in cui l'uomo ha fatto la scoperta del fuoco.

Come sempre i vari giornali dell'epoca commentano l'incredibile avvenimento: si passa dai soliti quotidiani come "Il Giornale", "La Padania", "Il Tirreno", ai settimanali come "Focus" e "Panorama".

Anche in questa rassegna ci sono tanti titoli molto divertenti (già il primo è geniale).

sabato 6 dicembre 2008

Son cambiate le cose

Con l'arrivo di Brunetta, i fannulloni hanno vita dura: niente ritardi, niente assenteismo, niente perditempo...

Tutti i settori dell'amministrazione pubblica si sono dovuti adeguare al nuovo "regime", nessuno escluso.

Ci volevano proprio delle regole che facessero diventare più produttivo il settore pubblico.

L'emblema dell'inefficienza sono le poste italiane; ce l'avrà fatta anche lì Brunetta ad aver riportato "l'ordine"?

Forse c'è ancora molto da lavorare...

venerdì 5 dicembre 2008

Un altro mondo verrà fatto

Il mondo va sempre più a rotoli: inquinamento, scarsità di risorse, guerre, crisi finanziarie...

Sembra che siamo arrivati in un punto di non ritorno, ma non disperate. Voci di corridoio mi sono arrivate sulla volontà del Signore di fare un nuovo mondo.

Non ci credete? Allora guardate questo video...

giovedì 4 dicembre 2008

... eeehhh, la madonna!

Sto continuando a studiare storia economica e ho letto altre due cose che alla prima lettura mia hanno colpito (ovvero son scoppiato a ridere). L'esclamazione che mi è venuta spontanea è il titolo del post... "ehhh, la madonna!!".

Una è questa: "La storia della conquista di Costantinopoli è molto nota... Le mura costituivano sempre il più formidabile sistema difensivo di tutta l'Europa. Quando Maometto intraprese la conquista della leggendaria città, le mura furono il suo incubo (non aveva come armi i cannoni). Accadde così che un valente fonditore di cannoni di nome Orban si presentò al campo turco offrendo suoi servigi. Maometto lo accolse, e Orban costruì un cannone di dimensioni fantastiche. Il pezzo fu collaudato contro una sfortunata galera veneziana che si trovava a passare per gli stretti: un'enorme palla di pietra lanciata dal cannone bastò a schiacciare la nave e farla affondare. Maometto esultò e nel suo entusiasmo ordinò a Orban di fabbricare un secondo cannone, grande il doppio del primo; e Orban costruì la Mahometta, un enorme cannone di dimensioni incredibili, che poteva lanciare palle di pietra di circa un migliaio di libbre. Occorrevano da 60 a 140 buoi per trascinare il mostro, più un centinaio di uomini per manovrarlo e due ore per ricaricalro. Il rumore che faceva sparando - dicono gli analisti - faceva abortire le donne incinte" e qui ci sta bene l'esclamazione detta prima...

L'altro è questo: "Gli europei si trovarono di fronte a popoli dotati di tecnologie e di civiltà molto diverse: da un lato i popoli estremamente primitivi dell'Africa e delle Americhe e dall'altro i popoli dell'Asia, ben più progrediti e raffinati. I primi non avevano mai nè visto nè sognato l'esistenza delle armi da fuoco e parafrasando Paolo Giovio, si può dire che il rumore dell'artiglieria bastò per convertirli alla fede di Gesù Cristo" e anche qui ci sta bene l'esclamazione...

Visto che questa esclamazione è quella di Gerry Calà, ho messo qui sotto il trailer del film che uscirà il 5 dicembre: "Torno a vivere da solo"

mercoledì 3 dicembre 2008

Stanno ritornando

Quest'anno i vostri naufraghi preferiti tornano a casa... a natale arriva "Madagascar 2".

Ritornano tutti i simpatici personaggi — Alex il Leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo, Re Julien, Maurice e i pinguini.

Abbandonati sulle lontane spiagge del Madagascar, i Newyorkesi hanno architettato un piano così folle che potrebbe funzionare!

Con precisione militare i pinguini hanno riparato un vecchio aereo guasto... Una volta a bordo, partono in volo fino ad uno dei posti più selvaggi del mondo - le pianure dell’Africa - dove la nostra ciurma di animali da zoo incontra per la prima volta degli esemplari della loro stessa specie.

Mentre riscoprono le loro radici, rapidamente realizzano le differenze fra la giungla di cemento e il cuore dell'Africa. Nonostante parenti persi da tempo, rivali in amore e astuti cacciatori, l'Africa sembra un frenetico party...ma sarà meglio della loro casa a Central Park?

Questa è in breve la trama... qui sotto vi propongo il trailer (veramente divertente); le premesse di vedere un film all'altezza del primo episodio ci sono tutte.

martedì 2 dicembre 2008

Italian do it better

In questi giorni sto studiando storia economica è ho scoperto una cosa alquanto curiosa.

Ad un certo punto del testo si parla di come venivano costruiti i cannoni durante il periodo medievale; in un capoverso del libro viene fuori tutta la genialità degli italiani, che in fatto di fantasia erano al di sopra di tutti anche in quel tempo.

Il testo recita così:
"Ciò che premeva soprattutto agli inglesi era che i loro prodotti servissero allo scopo per cui erano stati costruiti e che costassero il meno possibile. In Italia invece c'erano stati casi di "signori" che per amore del bello, avevano fatto cesellare e decorare non solo le bocche da fuoco, ma anche le palle da cannone, pur sapendo che ciò andava a scapito dell'efficienza della loro artiglieria."... come dire "ITALIAN DO IT BETTER".

E a proposito di questo, ripropongo il più grande degli imprenditori italiani, ovvero Carcarlo Pravettoni.

lunedì 1 dicembre 2008

Un gruppo di fenomeni

Come ho promesso tempo fa, oggi ripresento un altro video che andò in onda su italia 1 a mai dire gol del '98 dove parteciparono un super gruppo di comici italiani...

Si ritorna al paesino visitato da Putignani (Crozza): questa volta c'è l'intellettuale (Dix) che viene operato a cielo aperto dal dottor Imbruglia (Bisio), che si fa aiutare da Fabius (De Luigi), dalla bella del paese (Litizzetto), sotto gli occhi della vecchia (Dighero).

Questo è uno dei migliori (se non il migliore) video che questo gruppo è riuscito a fare insieme.

Come sempre, buona visione...

domenica 30 novembre 2008

Il matrimonio (parte 5)

Eccoci all'ultima puntata del monologo di Brignano sul matrimonio (anche oggi diviso in due filmati).

Siamo arrivati alla fine del rinfresco e gli sposi si preparano a partire per la luna di miele a Sharm El Sheik.

I problemi sorgono subito in aereoporto e proseguono fino all'arrivo al villaggio, dove c'è il solito animatore che accoglie festoso i neo sposi che arrivano stravolti dall'estenuante viaggio.

Dopo le ultimi fatiche, gli sposi riescono la sera ad arrivare in camera e... (non vi dico nulla sul finale).

Spero che tutta la carrellata di questo monologo vi sia piaciuta...

Buona visione.

Video 1


Video 2

sabato 29 novembre 2008

Il matrimonio (parte 4)

Eccoci arrivati alla quarta puntata sul matrimonio raccontata da Brignano.

Siamo arrivati alla fine della messa: gli sposi e gli invitati fanno le rituali foto e successivamente si recano nel luogo del rinfresco.

Il rinfresco è sempre nel posto più sperduto del mondo, talmente sperduto che mette anche a dura prova il navigatore satellitare.

Anche il rinfresco è pieno di insidie, che va dall'aperitivo iniziale fino alla torta nuziale; in questo lasso di tempo assistiamo a mangiate colossali e ad annunci fuori luogo dei parenti.

Il tutto finisce con i saluti agli sposi... che si apprestano a prepararsi per il viaggio di nozze (ma questa è un'altra storia, che verrà ripresa domani nell'ultima puntata del monologo).

Buona visione...



PS: purtroppo non c'era un altro video di qualità migliore.

venerdì 28 novembre 2008

Il matrimonio (parte 3)

Rieccoci al terzo appuntamento del monologo di Brignano sul matrimonio.

Si era rimasti all'arrivo in chiesa con l'entrata in scena del prete, quasi sempre straniero o del sud.

In questo spezzone (diviso in due video) viene fatto un riassunto delle puntate precedenti e si racconta tutta la cerimonia, con i relativi problemi che possono sorgere (ad es. il prete sbagli i nomi degli sposi).

Spero che anche questa puntata vi piacia... buona visione.

Video 1


Video 2

giovedì 27 novembre 2008

Il matrimonio (parte 2)

Dopo la prima puntata sul matrimonio, dove abbiamo visto tutto quello che precede il giorno della cerimonia, vi propongo la seconda parte del monologo di Brignano.

In questa puntata si parla del giorno del matrimonio, fino all'arrivo in chiesa. In questo poco tempo possono sorgere vari problemi: scelta del vestito da mettere, della strada da percorrere, del posto a sedere in chiesa...

Comunque come tutte le cerimonie religiose, si ritrovano i parenti che non si vedano da tempo (o che non hai mai visto), fino ad arrivare anche a gradi di parentela inimmaginabili (8°-9° grado).

La puntata si conclude con l'entrata in scena del prete, con una sorpresa... (che verrà poi ripresa nella terza parte).

Buona visione.

mercoledì 26 novembre 2008

Il matrimonio (parte 1)

Il matrimonio è uno dei sacramenti che ti cambia effettivamente la vita; un momento che ha tutto un suo rituale che inizia ben prima della celebrazione.

Per gli sposi ognuno di questi giorni è un turbinio di emozioni, di cose da pianificare/preparare... tutte cose per cui vale la pena di vivere (almeno io la penso così).

Ma.... chi subisce il matrimonio altrui? Ovvero, gli invitati come lo vivono questo periodo?

Quest'anno Brignano ce l'ha voluto raccontare nei suoi monologhi di zelig, evidenziando che il matrimonio nella maggior parte dei casi è una rottura di scatole...

Oggi vi propongo la prima parte del suo monologo; nei prossimi giorni ci saranno le puntate successive.

Spero che vi piacia... buona visione.

martedì 25 novembre 2008

Un peu de musique

Oggi vi voglio proporre una delle canzoni che sto sentendo di più in questo periodo: “Hot ‘n cold” di Katy Perry.
Spero che sia di vostro gradimento; per poter favorire il canticchio, qui sotto vi ho copiato il testo della canzone…. Buon ascolto

You change your mind
Like a girl changes clothes
Yeah you, PMS
Like a bitch
I would know

And you over think
Always speak
Crypticly

I should know
That you're no good for me

(RIT)Cause you're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down
You're wrong when it's right
It's black and it's white
We fight, we break up
We kiss, we make up
(you)You don't really want to stay, no
(but you)But you don't really want to go-o
You're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in and you're out
You're up and you're down

We used to be
Just like twins
So in sync
The same energy
Now's a dead battery
Used to laugh bout nothing
Now your plain boring

I should know that
you're not gonna change

(RIT)

Someone call the doctor
Got a case of a love bi-polar
Stuck on a roller coaster
Can't get off this ride

You change your mind
Like a girl changes clothes

Cause you're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down
You're wrong when it's right
It's black and it's white
We fight, we break up
We kiss, we make up
(RIT)

lunedì 24 novembre 2008

L’imprenditore più bravo del mondo

Chi è il più grande imprenditore del mondo: Berlusconi? Lapo Elkann? Ligresti? Benetton? Bill Gates?

Secondo me non ci sono dubbi… il più grande di tutti i tempi è Carcarlo Pravettoni. Eccolo al suo esordio a mai dire gol 96/97; anche lui sarà riproposto in futuro.

Buona visione...

domenica 23 novembre 2008

Non esistono più i paesi di una volta

Ormai siamo in un mondo sempre più globalizzato. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: crolla una borsa e tutte le altre le vanno a presso; nascono i centri commerciali e le piccole botteghe chiudono... e non solo.

Non solo perchè il problema non riguarda solo i piccoli negozi, ma anche interi paesini; infatti la popolazione si concentra sempre più nelle città, ormai diventate delle megametropoli. Un'esempio?

Questo è uno dei paesini che il mitico Putignani (Crozza) andava a visitare ai tempi di mai dire gol del '98 , dove ci trovava il suo sbandieratore, il suo sindaco (Bisio), il suo poeta-scrittore (Dix), il suo artigiano (De Luigi), la vecchia (Dighero) e la bella del paese (Litizzetto).

Questo pezzo da intenditori è veramente spassoso... e penso di riproporre altri filmati dove siano presenti in contemporanea questi comici italiani (tra i più affermati fino ad oggi).



PS: peccato che si interrompa proprio alla fine

sabato 22 novembre 2008

L’inizio della fine?

Ad uno dei corsi che sto frequentando, un argomento mi ha ipnotizzato… i cicli di Kondratiev. Di sicuro vi starete chiedendo che cosa sono; ora vi spiego tutto con “pezzi” che si trovano in rete su tali “onde”.

Di cosa si parla? Di lunghi cicli economici.

Chi era Nicolai Kondratiev? Un economista russo; nel 1925 osserva che lo sviluppo delle economie di mercato è caratterizzato da onde o cicli lunghi 50-55 anni. Ogni ciclo a quattro fasi:
- primavera (investimento, crescita, creazione di ricchezza)
- estate (limite della crescita “esponenziale”)
- autunno (rallentamento della prosperità)
- inverno (depressione, declino)
Ogni nuovo ciclo ha come motore, nel suo periodo di crescita, un’innovazione tecnologica.

Perché lo tiro in ballo? Perché è stato l’unico economista a prevedere la crisi del ’29/’32

E che c’entra? C’entra, c’entra…
Le sue onde hanno previsto non solo la crisi del ’29, ma tutte le oscillazioni del lungo periodo più o meno dalla rivoluzione industriale al 1940.

I primi tre cicli sono ben definiti:
1) 1800-1848 (la macchina a vapore): crisi del 1848
2) 1848-1896 (la ferrovia) che comprende il periodo della grande depressione: dal 1873 al 1896
3) 1896-1940 (motore a scoppio, elettricità), crisi del 1929.
4) 1940-? (industria petrolifera, elettronica, petrolio fonte d’energia)

Quando si conclude il quarto ciclo? Esistono tre punti di vista su questo argomento:
1) i cicli di Kondratiev non esistono più; erano validi per il 19° e l’inizio del 20° secolo, ma non lo sono più oggi
2) il quarto ciclo è terminato e la crisi (l’inverno) ha avuto luogo negli anni 1970 con la scossa petrolifera. Siano in un nuovo ciclo (n° 5) che dovrebbe arrivare ad un nuovo inverno a partire dal 2010-2020 (altri sostengono che siamo già al giro di boa…)
3) il ciclo n° 4 non è terminato. E’ molto più lungo dei cicli precedenti. Un periodo di grande crescita basato sull’utilizzo del petrolio a prezzi bassi e gli interventi delle banche centrali nel mondo economico ha spostato l’inverno di Kondratiev, ma non lo ha fatto scomparire.

Esistono dunque tre opzioni :
1. Assenza di cicli, assenza di crisi, la fine del petrolio ha luogo senza crisi. (Questo non è uno scherzo, potete leggerlo ogni giorno nei giornali)
2. Ciclo n°5, approccio dell'inverno di Kondratiev con il picco di produzione del petrolio
3. Ciclo n°4, lo scenario è quello di un ciclo più lungo e dunque di un inverno più violento che si accompagna dall'arrivo del picco di produzione.

Cosa succederà? Sapete cosa ho letto? Che la recessione durerà dai 25 ai 30 anni.

Mi devo preoccupare? No. Non ci posso fare nulla.

Allora che fare? Sapere. Questo è l’importante. Sapere che il benessere generalizzato può essere finito. Sapere che possiamo andare incontro a problemi mai visti dalla nostra generazione.

Cosa mi devo aspettare? Un nuovo momento di penuria. Di crisi economica.
“Ma il mondo è ormai diverso”, questo è vero. Ci sono nuovi assetti, nuove realtà, nuovi bisogni. MA E’ GIUSTO SAPERE.
L’unico luogo comune in questo caso è: MAL COMUNE MEZZO GAUDIO.

Chiudo l’argomento con una frase di Jean Monnet: “Gli uomini accettano il cambiamento soltanto nella necessità e vedono la necessità soltanto nella crisi”.


Fonte: http://www.dani2989.com/matiere1/kondratievoilit.html
http://blog.libero.it/senzasoggetto/5684813.html

venerdì 21 novembre 2008

... è da qui che iniziò tutto

De tout un peu, ovvero… ?! Boh. Così… il nome mi è venuto come un fulmine a ciel sereno. “Di tutto un po’” (mi suonava meglio di “un peu de tout”), perché in questo blog ci potrà essere un po’ di tutto: filmati, frasi, brani, notizie, scleri…

Quando ho pensato di fare un blog tutto mio, volevo inizialmente fare una sorta di estrapolazione di video che si trovano su you tube sui programmi televisivi italiani (tutti pezzi comici), ma il fatto che mi ha distaccato da questa idea originale è stata la paura di creare un blog monotematico che potesse presto venir a noia. Quindi la paura ha prevalso e il blog sarà il risultato di tutto quello che può creare la mente di una persona che apparentemente può sembrare normale, ma che non lo è affatto.


Comunque l’idea che avevo del primo post è rimasta invariata, ovvero iniziare con il video dell’origine della Terra (visto che è l’origine del blog…). Che cosa poteva meglio raffigurare questo momento storico (ovvero dell’ottavo giorno), se non la rassegna stampa letta e commentata dal mitico Giobbe Covatta? Grande pezzo di “Mai dire…” che ha continuato a riproporle nelle varie rassegne stampa dei vari periodi storici più importanti (ovviamente penso di riproporle prima o poi tutte via via nei vari post; intanto come inizio blog potrebbe essere sufficiente). In questo video, molto divertente il primo titolo della Repubblica e i commenti di Taormina (sì, proprio lui) sul Giornale… comunque molto spassosi anche tutti gli altri.

Auguro buona visione a tutti i visitatori del blog….


PS: chi vuole commentare tutte le mie eresie proposte nei vari post può farlo, ma se non lo fate è lo stesso… io continuerò a sfogarmi contro un mezzo immateriale come è la rete. Se condividerete con me questi sfoghi tanto meglio…