sabato 27 novembre 2010

L’influenza materna sullo sviluppo del maschio: qualche consiglio sbagliato della mamma

Non pochi psicologi e sociologi hanno provato a dare una risposta alla domanda: perché la condizione maschile è degradata negli ultimi anni? Perché il maschio ha perso forza? Perché la mascolinità non è più vista come un valore?

Secondo alcuni una delle ragioni sta nel modo in cui vengono allevati i giovani maschietti.

Immagina un contadino del medioevo, passava sia tempo con la madre sia tempo con il padre. Perché sebbene venisse accudito dalla madre, avrebbe poi dovuto imparare il mestiere del padre e aiutarlo nel suo lavoro.

Questo cosa comportava?

Comportava che il figlio prendesse dal padre moltissime cose: l’energia maschile del padre si trasmetteva al figlio.

Pensiamo poi alla rivoluzione industriale che ha slegato i padri dai figli. I padri erano in fabbrica e i figli si ritrovavano a stare solo con le madri.

Non è successo subito, ma piano piano la mascolinità ha perso forza fino a vedere un repentino tracollo negli ultimi 40 anni.

Perché?
Perché siamo figli delle nostre madri.

Le madri ci hanno dato la loro energia femminile, questa energia ci ha permesso di essere molto più comunicativi ed empatici degli uomini che ci hanno preceduto, e questo è un bene, ma dall’altra parte l’uomo d’oggi manca di energia maschile.

Le nostre madri ci hanno insegnato un approccio alla vita tipicamente femminile. Ad esempio nella seduzione ci hanno passato il messaggio che “Non bisogna cercare, quando capita capita”. Certo! Così fanno le donne, è normale che ci passino un messaggio del genere.

Gabbo in un commento parla della sua esperienza riguardo a certi messaggi che le madri ci possono aver passato e, sottolineo io, che ci possono aver passato esplicitamente o implicitamente: perché i bambini sono come spugne, assorbono tutto, e i modi di fare di un genitore contano molto di più delle parole nell’apprendimento di come ci si deve comportare nel mondo.

Quindi ti lascio al commento di Gabbo…

Vorrei scrivere qui alcune cose al fine di motivare e stimolare tutti i maschi a vedere l’importanza del rapporto coi propri padri ed a cercare tale rapporto o, qualora non fosse possibile, con figure maschili che facciano da padri.

Ciò che vado a mostrare, sono input che normalmente molti giovani ricevano quando entrano troppo in confidenza con le proprie madri in maternità di donne e troppo poco con i propri padri. La mia curiosità è partita dalla mia storia personale e, quindi, ho voluto parlarne e confrontarmi, a riguardo, con molti giovani, per vedere se c’erano delle comunanze.

Ne ho evinto che, in moltissimi casi, gli input pure da loro ricevuti dalle proprie madri, sono input che, ahimè, inducono i soggetti ad avere una mappa mentale, in altre parole, un insieme di convinzioni e di mentalità, che portano a non combinare nulla con l’altro sesso al di là dell’amicizia.

Questi pareri, a mio avviso, sono importanti allo scopo di, per contrasto, fare risaltare l’importanza della guida maschile e della ricerca di energia maschile, nonché per rivalutare la necessità del ruolo del padre all’ingresso di una famiglia.

Molti di questi pareri materni spesso trasmessi ai propri figli, specialmente laddove il rapporto che i figli hanno coi genitori è sbilanciato a favore della madre, sono del tipo:

1) incontrare “quella giusta” è una cosa che quando capita capita, non sono cose che si possono programmare
Questo è, a mio avviso, uno dei più deleteri, anche se apparentemente sensato, e pericolosamente rassicurante. Induce, infatti, il figlio maschi a pensare al fatto di combinare con una donna come a qualcosa di casuale, quindi, come a qualcosa che prescinde dall’iniziativa e dalla volontà del soggetto.
Conseguentemente spinge il soggetto ad assumere una mentalità che tende a fare passare passivamente il tempo fino a ritrovarsi in età pensionabile ancora sotto le gonne della madre.

2) Se le piaci le piaci, se no vuol dire che ti vuole solo come amico e questo vuol dire che non è quella giusta per te
Altro parere espresso ai figli molto spesso e parere pure deleterio, quando trasmesso, poiché presuppone la convinzione che se ad una donna che ti interessa piaci o meno, se lei prova attrazione per te o meno, ciò non dipende da te, dal modo in cui ti poni con lei, ma che è qualcosa su cui non puoi farci nulla. Inoltre, implicitamente, sta a presupporre che debba essere la donna e non l’uomo a decidere se esprimere, proporre e guidare il rapporto verso qualcosa di diverso dell’amicizia. Quindi, peggio che peggio. Eppure, dalla mia ricerca fatta, è molto comune, così come è stato comune pure a me.

3) Quella è troppo usata per te, non è seria. E’ troppo vissuta. Ti dico di evitarla per il tuo bene!
Altro esempio di iperprotezionismo e di mammismo.
Questo messaggio, apparentemente buono, o meglio, anche quando Mosso da buoni propositi, spinge, di fatto, il figlio maschio a credere di non essere in grado di decidere per se, per la propria vita, di assumersi le proprie responsabilità ed a diventare un rammollito.
Inoltre spinge il soggetto ad assumere la convinzione di non essere in grado di difendersi da una donna!! E dalla vita in generale! Dalle persone in generale!
Senza contare che spesso, tali “consigli” sono inquinati da invidie personali che una madre può avere verso un’altra donna o da gelosie, anche se mascherate da una genuina ricerca del vene del figlio.
Comunque, anche qualora si tratti di atteggiamenti in assoluta buona fede, il che può benissimo essere, l’effetto non cambia.

Incredibile, vero? Eppure sono così comuni e, la cosa saliente, è che portano il soggetto ad assumere un atteggiamento che, guarda caso, va nella direzione diametralmente opposta a quella caratterizzante l’energia maschile.

Questo deve fare riflettere, a mio parere, sull’importanza della polarità tra uomo e donna, tra madre e padre e ad amare le proprie madri per ciò che possono dare rendendosi bene conto, però, di ciò che, per natura, non possono dare e trasmettere, dell’abito che non possono vestire e, quindi, del fatto che non possono, per quanto breve siano, fare le veci del padre.

La mamma è sempre la mamma. Certo.

Tutti facciamo bene ad amarla. E per diventare uomini, tutti si ha il bisogno di considerarla fonte di un’energia bellissima e straordinaria, che rappresenta, comunque, una metà del cielo.

L’altra energia, lo yang se l’energia femminile è lo yin, altra energia straordinaria e necessaria ad equilibrare il nostro universo, quella maschile, ad essa complementare, la dobbiamo cercare fuori dalla madre.

Altrimenti, il risultato, è un bel disastro! Che è meglio evitare.

Saluti

venerdì 26 novembre 2010

La teoria del Caos

E' tempo di satira, e a questo giro faccio una sorta di accorpamento tra Vauro e Crozza, come sempre molto divertenti.



giovedì 25 novembre 2010

Uhuhuh...

Dopo un po' di tempo di discorsi, sforno un altra canzone che se fosse trasmessa di più nelle radio e nelle tv sarebbe il nuovo tormentone incontrastato dell'inverno.

mercoledì 24 novembre 2010

Una fine di anno tutta da ridere

Un appuntamento di San Silvestro dedicato a tutti quelli che odiano il last minute e, soprattutto, amano la comicità più tipicamente toscana.

Il Teatro Verdi quest'anno gioca d'anticipo ed è già in grado di presentare il programma della notte più lunga dell'anno.

Per San Silvestro sfilerà infatti sul palco del teatro Paolo Ruffini, Cristiano Militello, Graziano Salvadori, Niki Giustini e la Rubber Band.

Il Verdi vuole iniziare il 2011 con il "botto" e lo fa con un gruppo di comici a cui tutti i toscani sono ormai affezionati e con ben 5 ore (dalle 22 alle 3) di divertimento allo stato puro, durante il quale si potrà passare una nottata in compagnia di amici, ridendo e divertendosi con uno show adatto veramente a tutte le età.

Lo spettacolo si articolerà in due parti: nella prima Cristiano Militello con i suoi striscioni (resi noti al grande pubblico da "Striscia la notizia"), Niki Giustini e Graziano Salvadori si alternano sul palco con gag che ci faranno ridere come sempre a crepapelle, accompagnati dalla band Rubber Soul che allieterà il conteggio alla rovescia, il brindisi di mezzanotte (con spumante e panettone, che verranno distribuiti all'ingresso) e poi con musica fino alle una.

La seconda parte vedrà poi protagonisti Paolino Ruffini, che si proporrà, anche lui in compagnia della sua band, con il suo nuovo spettacolo "Dèshow", caratterizzato dai proverbiali doppiaggi in livornese.

I biglietti per l'ultimo dell'anno al Verdi sono già in vendita alla cassa del teatro a questi prezzi: primo settore 70 euro, secondo settore 60 euro, terzo settore 50 euro, quarto settore 40 euro.

martedì 23 novembre 2010

State attenti a voi stessi!!

Oggi voglio proporvi uno dei monologhi più famosi del cinema, dove c'è una sorta di monologo interiore del protagonista.



Il vero significato è che per quanto il mondo esterno a noi sia stronzo e dia appiglio a migliaia di giustificazioni alle nostre sfighe, l'unica cosa che spesso possiamo fare è cambiare ciò che non funziona nella nostra vita è rivolgere l'attenzione su noi stessi.

lunedì 22 novembre 2010

Bella donna cerca uomo ricco

Una donna di New York – USA – ha scritto a un sito di finanza americano chiedendo consigli su come trovare un marito ricco: già ciò di per sé é divertente, ma il meglio della storia é quello che un tizio le ha risposto.

LEI: Sono una ragazza bella ( anzi, bellissima) di 28 anni. Sono intelligente e ho molta classe.Vorrei sposarmi con qualcuno che guadagni minimo mezzo milione di dollari all’anno. C’é in questo sito un uomo che guadagni ciò? Oppure mogli di uomini milionari che possono darmi suggerimenti in merito? Ho già avuto relazioni con uomini che guadagnavano 200 o 250 mila $,ma ciò non mi permette di vivere in Central Park West. Conosco una signora che fa yoga con me,che ha sposato un ricco banchiere e vive a Tribeca, non é bella quanto me, e nemmeno tanto intelligente.Quindi mi chiedo, cos’ha fatto x meritare ciò e xché io non ci riesco? Come posso raggiungere il suo livello?

LUI: Ho letto la sua mail con molto interesse, ho pensato profondamente al suo caso e ho fatto una diagnosi della sua situazione. Premetto che non sto rubando il suo tempo, dato che guadagno 500 mila $ all’anno.
Detto ciò, considero i fatti nel seguente modo:
Quello che Lei offre, visto dalla prospettiva di un uomo come quello che Lei cerca, é semplicemente un pessimo affare.
E ciò per i seguenti motivi:
Lasciando perdere i blablabla, quello che Lei suggerisce é una negoziazione molto semplice. Lei offre la sua bellezza fisica e io ci metto i miei soldi. Proposta molto chiara, questa.
Ma c’è un piccolo problema. Di sicuro, la Sua bellezza diminuirà poco a poco e un giorno svanirà, mentre è molto probabile che il mio conto bancario aumenterà continuamente. Dunque, in termini economici, Lei è un attivo che soffre di deprezzamento mentre io sono un attivo che rende dividendi.
Lei non solo soffre un deprezzamento, ma questo è progressivo, e aumenta ogni anno! Spiego meglio: oggi Lei ha 28 anni, è bella e continuerà così x i prossimi 5/10 anni, ma sempre un pò meno, e all’improvviso, quando Lei osserverà una foto di oggi, si accorgerà che é diventata una pera raggrinzita.
Questo significa, in termini di mercato, che oggi lei é ben quotata, nell’epoca ideale x essere venduta,non x essere comprata. Usando il linguaggio di Wall Street, chi la possiede oggi deve metterla in “trading position” (posizione di commercio), e non in “buy and hold” (compra e tieni stretto), che, da quanto sembra, è quello per cui Lei si offre.
Quindi, sempre in termini commerciali, il matrimonio (”buy and hold”) con Lei non é un buon affare a medio/lungo termine. In compenso, affittarla per un periodo, può essere, anche socialmente,un affare ragionevole e potremmo pensarci su. … Potremmo avere una relazione per un certo periodo…..
Huuummm…. Pensando meglio, e per assicurarmi quanto intelligente, di classe e bellissima lei é, io,possibile futuro “affittuario” di tale “macchina”, richiedo ciò che é di prassi: fare un test drive.
La prego di stabilire data e ora.

Cordialmente

Suo Investitore