mercoledì 12 ottobre 2011

Finalmente i video!!

Finalmente dopo tanto tempo sono riuscito a mettere in rete i video dell'estate (sì, proprio così... i video, perchè sono più di uno).

Mi ci è voluto un mese di lotta contro i diritti di copyright (e un computer fuso), ma ce l'ho fatta, e adesso la missione di rendere tutto visibile agli altri è terminata.

In questo post però voglio solo riportare il mini-video, che è una sorta di riassunto degli altri due pubblicati, che vi invito comunque a vedere su youtube (lì ci sono tutte le foto e in pratica tutti i tormentoni dell'estate).

martedì 11 ottobre 2011

In tempi di crisi bisogna tagliare le inefficienze?

Rieccomi sul blog per una profonda (?) riflessione su un avvenimento che è avvenuto tempo fa: lo sciopero degli insegnati e degli studenti.

Come sempre succedono casini, basta vedere i vari scontri, i nuovi murales che spuntano come funghi, sporcizia... tutto al grido di “salviamo la scuola, non le banche” (più o meno si girava su questo discorso).

Io sono sempre stato molto restio su queste manifestazioni studentesche, vedendole come buon pretesto per far forca a scuola in un periodo magari dove c'è rischio compiti – interrogazioni e dove tutto è ancora rimediabile (anche perchè ho le manifestazioni vengono fatte sempre nei mesi di ottobre e novembre, mai ad aprile e maggio, quando non puoi fare più il ganzo e continuare a fare forca se non vuoi ripetere l'anno)... e anche ora la vedo un po' così, forse sbagliando.

Si sente sempre che in tempi di crisi bisogna tagliare sulle spese superflue, sulle inefficienze e mi sono chiesto: “visto che si deve tagliare sulle inefficienze, è giusto tagliare sulla scuola?”.

In effetti in questi ultimi anni, la scuola sta andando a rotoli, un po' per i tagli, ma molto secondo me dipende dal fatto che i giovani che studiano veramente ce ne sia sempre meno, per svariati motivi, non certo per colpa dei tagli.

Infatti, basta pensare alla scuola dei nostri genitori: non penso che le scuole fossero dotate di computer, di aule perfette dove il clima fosse sempre gradevole (intendo proprio il clima meteorologico, visto che ci si lamenta del mancato riscaldamento, oppure dell'acqua piovana in palestra o in classe...) e di tante altre cose... anche la competenza degli insegnanti non penso sia diminuita nel tempo.

Quindi penso che il vero fattore che incide è “la voglia” degli studenti, che ormai pensano ad altro, tranne che a studiare (ovviamente incidano su questo altro tipo di fattori: messaggi che passano in tv, genitori non più in grado di “crescere” la famiglia...).

E arriva la risposta alla domanda “Il settore scolastico è un settore efficiente? No, quindi tagliamo le inefficienze”..

Certo è che forse ci dobbiamo porre un'altra domanda, che va oltre tutto questo: ma in tempi di crisi:
- bisogna tagliare le inefficienze
- o bisogna tagliare dove le cose vanno bene, in modo da dirottare eventualmente alcune di queste risorse nei settori poco efficienti per migliorarli?

Di sicuro per ora nel settore scolastico (e non solo) sembra che sia stata presa in pieno la prima strada. Però ci si potrebbe chiedere: ma se invece di fare i tagli alla scuola, si spendesse di più su tale settore fondamentale per la crescita di ogni paese, sarebbe davvero meglio, visto il panorama italiano?

La mia risposa come sapete è no, perchè sono un po' pessimista sulle capacità dei giovani italiani d'oggi a capire l'importanza dell'istruzione, che viene vista come uno dei tanti passatempi, che però ha la caratteristica di far annoiare.